Tiroide Milano
La tiroide
La tiroide (18-25 g) è situata nella regione anteriore del collo a livello del 2° e 3° anello tracheale ed è costituita da due lobi connessi da un istmo.
La tiroide è la ghiandola endocrina in grado di sintetizzare e secernere gli ormoni tiroidei (tiroxina, T4 e triiodotironina, T3). L’apporto di quantità adeguate di iodio (circa 100-150 mcg/die) rappresenta un requisito essenziale per la normale sintesi di ormone tiroideo. Lo iodio (link sul sale iodato) è un elemento raro ed è presente negli alimenti e nelle acque in quantità che riflettono il tenore iodico dell’ambiente.
Lo spettro di azioni svolte dagli ormoni tiroidei è estremamente ampio. Non vi è organo o tessuto la cui funzione non venga influenzata dagli ormoni tiroidei. Essi sono, infatti, i principali regolatori del metabolismo cellulare e modulano numerosi di processi quali la sintesi e l’attività di enzimi, la sintesi e il metabolismo di altri ormoni e l’utilizzazione di substrati, vitamine e minerali.

PATOLOGIE TIROIDEE PIÙ COMUNI
Patologia nodulare: i noduli tiroidei sono estremamente frequenti, soprattutto nel sesso femminile, con un rapporto F/M di 4:1. Nei paesi con apporto iodico adeguato la nodularità tiroidea è presente in circa il 5% della popolazione generale, mentre la sua prevalenza è superiore nelle aree di carenza iodica. La grande maggioranza dei noduli tiroidei è di natura benigna, mentre le neoplasie maligne sono rare, con un’incidenza che si aggira intorno a 4/100.000 abitanti/anno.
Patologie autoimmuni: sono rappresentate dalla tiroidite cronica di Hashimoto e della malattia di Graves’ Basedow. La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune organo-specifica a probabile base genetica che predilige la media età con una frequenza maggiore nel sesso femminile. E’ caratterizzata dalla presenza in circolo di autoanticorpi anti-TPO e anti-Tg. Rappresenta una causa frequente di gozzo nei giovani e probabilmente è la causa più frequente di ipotiroidismo dell’adulto. La malattia di Graves-Basedow rappresenta la causa più frequente di ipertiroidismo, comprende tireotossicosi e quasi costantemente gozzo, cui possono accompagnarsi con variabile frequenza orbitopatia (orbitopatia basedowiana) e dermopatia (mixedema pretibiale). L’incidenza del morbo di Basedow è attorno all’1-2 casi per 1000 abitanti per anno, la prevalenza di circa 2,5-3%. La malattia colpisce più frequentemente il sesso femminile (rapporto F/M: 5-10:1) nella 3a e 4a decade di vita.
DIAGNOSI E TERAPIE
DIAGNOSI STRUMENTALE
ECOGRAFIA COLLO DI I° E II° LIVELLO
L’ecografia del collo viene eseguite con sonde lineari ad alta frequenza (7.5-14 Mhz) con paziente in posizione supina. Vengono eseguite scansioni trasversali e longitudinali e vengono misurati i diametri tiroidei al fine di poter calcolare il volume ghiandolare. L’ecografia consente inoltre di studiare accuratamente le stazioni linfonodali e rappresenta l’esame strumentale più importazione nella stadiazione pre-operatoria nel follow-up del tumore tiroideo.
L’ecografia è l’esame strumentale più importante nelle patologie tiroidee.
Non è invasivo, è rapido e poco costoso.
AGOASPIRATO TIROIDE/TUMEFAZIONI DEL COLLO
Viene eseguito sotto guida ecografica utilizzando un ago da 21 G (uguale a quello utilizzato per prelievo da sangue venoso) senza anestesia.
Il paziente non deve sospendere terapie farmacologiche eventualmente in atto (nemmeno la terapia antiaggregante e anticoagulante).
Oltre all’esame citologico viene eseguito, quando indicato, dosaggio di marcatori (calcitonina/tireoglobulina) sul liquido di lavaggio.
TERAPIE STRUMENTALI
ALCOLIZZAZIONE PER VIA PERCUTANEA
I noduli tiroidei cistici puri vengono sottoposti ad una o più sedute di svuotamento del nodulo con successiva iniezione intranodulare di etanolo sterile, al fine di ottenere una significativa riduzione o la scomparsa del nodulo.
La procedura è molto simile all’agoaspirato, viene eseguita senza anestesia, è di breve durata e non comporta sospensione di terapie farmacologiche eventualmente in atto (nemmeno la terapia antiaggregante e anticoagulante).
TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA/LASER
Questa metodica consiste nell’ablazione termica del tessuto; in pratica, il calore emesso da una sorgente di energia viene sprigionato all’interno del nodulo provocando necrosi del tessuto tiroideo con significativa riduzione delle dimensioni nodulari. Non è prevista anestesia generale ma una lieve anestesia locale.
TERAPIE SPERIMENTALI
TUMORI DELLA TIROIDE
Protocolli di studio con nuovi farmaci (inibitori tirosinochinasici) sono disponibili per pazienti con carcinomi tiroidei avanzati, refrattari alla terapia con radioiodio.
ORBITOPATIA BASEDOWIANA
Protocolli di studio con nuovi farmaci (anticorpo monoclonale rituximab) sono disponili per pazienti affetti da orbitopatia basedowiana di grado moderato-severo in fase attiva.