Il test cutaneo "inutile" non cattura l'allergia all'amoxicillina – Futurity

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I test cutanei sono un modo inefficace per prevedere se qualcuno è allergico all'amoxicillina, uno degli antibiotici più comunemente prescritti nei bambini, avverte un nuovo studio.

La provocazione orale o il challenge test, con un follow-up appropriato, è un metodo di screening più efficiente e più sicuro per diagnosticare reazioni non pericolose per la vita all'amoxicillina nei bambini, affermano i ricercatori.

"Il nostro studio suggerisce che i test cutanei sono essenzialmente inutili come test diagnostici e che dovremmo andare direttamente al test di provocazione graduato che è altamente sensibile e specifico", afferma l'autore principale Moshe Ben-Shoshan, assistente professore di pediatria presso la McGill University e un allergologo al Montreal Children's Hospital. "Questo è un punto di svolta nel modo in cui i medici valutano l'allergia all'amoxicillina nei bambini, dato che i test cutanei sono ancora il metodo di screening raccomandato negli ospedali".

I test di provocazione o provocazione (PC) vengono eseguiti introducendo gradualmente l'allergene (ad esempio polline, cibo o farmaco) nel paziente. Vengono eseguiti in un ospedale o in una clinica, dove eventuali reazioni gravi possono essere gestite in sicurezza.

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Fino al 10% dei bambini sviluppa eruzioni cutanee durante l'assunzione di antibiotici.

"La maggior parte viene diagnosticata senza ulteriore valutazione come allergica all'antibiotico implicato", afferma Ben-Shoshan. "La maggior parte dei pazienti continua a evitare il sospetto antibiotico a favore di alternative, che possono essere meno efficaci, più tossiche e più costose".

Per lo studio, pubblicato su JAMA Pediatrics, i ricercatori hanno condotto il più grande studio nel suo genere per valutare l'uso di un PC graduato nei bambini che presentavano un'eruzione cutanea a causa di una sospetta allergia all'amoxicillina. Hanno valutato 818 bambini che si sono presentati alla clinica Allergy MCH-MUHC da marzo 2012 ad aprile 2015. A differenza degli studi precedenti, tutti i bambini dovevano sottoporsi a un PC graduato.

I ricercatori hanno osservato che il 94,1 percento era tollerante al PC classificato per l'amoxicillina. Di tutti i partecipanti allo studio, solo 17 hanno avuto una reazione positiva immediata all'amoxicillina e solo uno all'interno di questo gruppo ha avuto un test cutaneo positivo.

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Per molti antibiotici (inclusa l'amoxicillina), i test cutanei possono avere un alto tasso di falsi negativi. Trentuno hanno avuto reazioni non immediate sviluppatesi più di un'ora dopo la sfida. Tutte le reazioni non immediate sono state lievi e si sono manifestate principalmente come eruzioni cutanee.