FibromaConnect Hub per le pazienti con fibromi uterini

Cosa sono i fibromi?

I fibromi sono la forma più comune di tumori benigni nelle donne in età fertile. Forse li hai sentiti nominare in altri modi, ad esempio fibromi uterini, leiomiomi, leiomiofibromi o miomi. Si sviluppano nello strato muscolare dell’utero. Hanno solitamente una forma tondeggiante o semi-tondeggiante e le dimensioni possono variare da una grande biglia ad una palla da baseball.

L’apparato riproduttivo femminile è composto da utero, vagina, tube di Falloppio e ovaie. Le ovaie sono la sede nella quale le cellule uovo vengono prodotte, conservate ed infine espulse nell’utero per essere fecondate una volta al mese durante l’ovulazione. L’utero è la sede in cui il feto si svilupperà nel caso in cui la cellula uovo sia stata fecondata e si sia impiantata.

L’utero è collegato alle ovaie tramite le tube di Falloppio. La cervice è la parte inferiore dell’utero ed è in comunicazione con la vagina, costituita da un canale fibromuscolare che collega l’utero agli organi esterni. Per ulteriori informazioni sugli ormoni e sul ciclo mestruale, vai alla sezione successiva.

Il ciclo mestruale di una donna dura circa 28 giorni ed è il risultato di diverse interazioni ormonali. Gli ormoni sono secreti da cellule o ghiandole e provvedono a trasmettere segnali da una parte del corpo ad un’altra. Il “ciclo femminile” è di fatto costituito da due cicli paralleli: il ciclo ovarico (che interessa le ovaie) e il ciclo mestruale (che interessa il rivestimento dell’utero o endometrio).

Gli ormoni implicati nel ciclo ovarico e mestruale Il ciclo ovarico: un follicolo (singola cellula uovo non fecondata) si sviluppa all’interno dell’ovaio per circa 14 giorni in risposta all’FSH (ormone follicolo-stimolante) rilasciato dall’ipofisi. Il follicolo in maturazione produce estrogeni. Il ciclo mestruale: ha inizio con il flusso mestruale della donna (mestruazioni). La produzione di estrogeni stimola l’endometrio dando inizio alla “fase proliferativa”.

Il ciclo ovarico: l’aumento degli estrogeni determina il rilascio da parte dell’ipotalamo di un ormone chiamato GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine). Il GnRH stimola a sua volta l’ipofisi a rilasciare una grossa quantità di LH (ormone luteinizzante) e FSH. Il picco di LH provoca l’espulsione da parte dell’ovaio di un follicolo completamente maturo (cellula uovo), pronto ad essere fecondato. Il ciclo ovarico: ciò che rimane del tessuto in cui la cellula uovo si è sviluppata degenera e si trasforma in corpo luteo. Il corpo luteo produce grandi quantità di progesterone e quantità più modeste di estrogeni. Il ciclo mestruale: gli elevati livelli di progesterone determineranno uno sviluppo dell’endometrio adatto ad accogliere la cellula uovo fecondata. Se la cellula uovo non è stata fecondata, l’ipotalamo e l’ipofisi ridurranno o interromperanno la produzione di GnRH, LH e FSH, determinando in tal modo lo sfaldamento del rivestimento dell’utero e dando inizio ad un nuovo ciclo il primo giorno delle mestruazioni.

I fibromi sono descritti a seconda della loro posizione nell’utero. I fibromi intramurali si sviluppano allinterno della parete muscolare dell’utero I fibromi peduncolati si sviluppano sia sulla parete esterna che su quella interna dell’utero e sono fissati allutero stesso esclusivamente attraverso un sottile filamento (peduncolo) I fibromi sottomucosi si sviluppano dalla parete interna e sporgono allinterno dell’utero (nella cavità uterina) I fibromi sottosierosi si sviluppano dalla parete esterna dell’utero e sporgono nella pelvi Alcuni fibromi condividono le caratteristiche di altri tipi di fibromi e possono essere, ad esempio, sottomucosi peduncolati o sottosierosi peduncolati. Per ulteriori informazioni su come funziona l’apparato riproduttivo femminile, vai alla sezione successiva.

Diversi fattori di rischio sono associati allo sviluppo dei fibromi. E’ probabile che possano entrare in gioco più fattori contemporaneamente. Inoltre l’estrogeno e il progesterone sono ormoni che notoriamente stimolano lo sviluppo di fibromi. Questo è il motivo per cui alcune terapie esplicano la propria azione su questi ormoni. Per ulteriori informazioni sui fattori di rischio associati allo sviluppo di fibromi, vai alla sezione successiva. In questo sito sono contenute informazioni destinate esclusivamente a scopi divulgativi. Consulta sempre il tuo ginecologo se pensi di avere un problema di salute.

Spesso i fibromi sono asintomatici e sono individuati solo durante controlli ginecologici di routine. Tuttavia, circa una donna su tre manifesta alcuni sintomi che interferiscono con la vita di tutti i giorni. Se hai uno qualsiasi dei seguenti sintomi e pensi di poter avere dei fibromi, parlane con il tuo ginecologo, che ti informerà sulle opzioni disponibili per affrontare questo problema. Cicli mestruali dolorosi Flussi mestruali abbondanti Sanguinamento irregolare Dolore pelvico e senso di compressione a livello dello stomaco Minzione frequente e stipsi Dolore o disagio durante i rapporti sessuali Difficoltà di concepimento o infertilità I fibromi possono causare flussi mestruali abbondanti o dolorosi, poiché alterano l’utero e ne aumentano il volume.

La presenza di flussi mestruali abbondanti non implica che vi sia necessariamente qualcosa di grave o di preoccupante, ma può tuttavia avere un impatto socio-emotivo sulla vita di tutti i giorni, determinando inoltre anemia da carenza di ferro, stanchezza e fiato corto. Puoi capire se il tuo ciclo è diventato eccessivamente abbondante se devi utilizzare un numero insolito di tamponi o assorbenti, se devi usarli entrambi, se trovi macchie di sangue sugli indumenti e sulle lenzuola. Un sanguinamento irregolare può verificarsi a causa del fatto che i fibromi alterano il rivestimento interno dell’utero (l’endometrio) e interferiscono con il ciclo riproduttivo.

Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni, ma una durata compresa tra i 24 – 35 è considerata normale. Un sanguinamento irregolare si verifica quando le mestruazioni durano più di sette giorni, trascorrono meno di tre settimane tra l’inizio di un ciclo e quello successivo, sono presenti perdite intermestruali o dopo i rapporti sessuali. I fibromi possono causare dolore o gonfiore o senso di peso pelvico (al di sotto del ventre), in particolare se sono di grandi dimensioni. Potrebbero a volte causare dolore lombare e a livello delle gambe. La necessità di andare in bagno con maggiore frequenza rispetto alla norma può verificarsi se i fibromi premono sulla vescica, costringendoti quindi ad alzarti nel cuore della notte o ad andare in bagno più spesso durante il giorno. I fibromi possono premere anche sull’intestino crasso, causando stipsi e dolore durante l’evacuazione. La stipsi significa che non ti scarichi regolarmente o che non sei in grado di svuotare completamente l’intestino.

Se i fibromi si sviluppano vicino alla vagina o al collo dell’utero (la cervice), alcune donne potrebbero avvertire dolore durante i rapporti sessuali, che potrebbe influire sulla relazione con il proprio partner. Talvolta i fibromi possono determinare difficoltà di concepimento o infertilità (vale a dire, l’incapacità di rimanere incinta). Per la maggior parte delle coppie sane, il 95% delle donne incorrerà in una gravidanza entro due anni di rapporti sessuali regolari e non protetti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una coppia è definita infertile se la donna non è incorsa in una gravidanza dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari e non protetti. L’infertilità può verificarsi se i fibromi sono molto grandi o sottomucosi e si sviluppano nella cavità uterina.

A seconda del tipo e della grandezza, i fibromi possono talvolta impedire ad un uovo fecondato di annidarsi nel rivestimento dell’utero o possono ostruire le tube di Falloppio rendendo difficoltosa la gravidanza. In alcuni casi, i fibromi possono comportare complicanze durante la gravidanza, sia per la madre che per il figlio, aumentando il rischio di aborto e possono causare problemi durante il parto. Per ulteriori informazioni sul modo in cui i fibromi possono influire sulla tua vita di tutti i giorni, vai alla sessione successiva. In questo sito sono contenute informazioni destinate esclusivamente a scopi divulgativi. Consulta sempre il tuo ginecologo se pensi di avere un problema di salute.

I fibromi spesso passano inosservati, perché non sempre danno sintomi. Si scoprono talvolta durante una visita ginecologica di routine. Un rapido controllo per individuare la presenza di fibromi può essere effettuato mediante un esame pelvico bimanuale, durante il quale il ginecologo inserisce due dita nella vagina per isolare il collo dell’utero (la cervice), mentre esegue la palpazione [esame tattile (di un organo o una regione del corpo) a scopo diagnostico] della parte inferiore dell’addome. Se il ginecologo sospetta la presenza di fibromi, potrà sottoporti ad esami più specifici per confermare la diagnosi, come ad esempio: Isteroscopia Risonanza magnetica Isterosonografia Ecografia transvaginale Per ulteriori informazioni sull’ecografia, vai alla sezione successiva.

Lo scopo degli attuali trattamenti per i fibromi è attenuarne i sintomi (sanguinamento, dolore) e/o ridurne la dimensione o permetterne l’asportazione mediante procedura chirurgica. I ginecologi prendono in considerazione più fattori nel momento in cui prescrivono la terapia più idonea: la gravità dei sintomi, la dimensione dei fibromi e la loro posizione, l’età della paziente e il desiderio di conservare l’utero o la propria fertilità, fattori che giocano un ruolo fondamentale nella scelta della migliore opzione terapeutica. Parla con il tuo medico o con il tuo ginecologo delle varie opzioni terapeutiche disponibili. Tenendo presente questi fattori, vengono qui di seguito illustrate le tipologie di trattamento dei fibromi: Farmaci Procedure non chirurgiche Procedure chirurgiche Questi farmaci sono solitamente impiegati per il trattamento dei fibromi uterini. Nella maggior parte dei casi, questi farmaci sono impiegati per controllare i sintomi causati dai fibromi uterini.

Analoghi del GnRH Dispositivi intrauterini a rilascio di levonorgestrel Contraccettivi orali progestinici Modulatori selettivi del recettore del progesterone (SPRM) Sono disponibili diverse opzioni non chirurgiche nel trattamento dei fibromi uterini, che possono essere da non invasive a minimamente invasive. A seconda della tua condizione personale, il ginecologo ti illustrerà le diverse opzioni terapeutiche disponibili e ti indicherà quali sono quelle più adatte a te. Intervento con ultrasuoni focalizzati guidati dalla risonanza magnetica Miolisi Embolizzazione dell’arteria uterina L’intervento chirurgico è attuato quando tutti i tipi di farmaci disponibili sono risultati inefficaci e i sintomi associati ai fibromi rimangono particolarmente seri. Possono essere prese in considerazione diverse procedure chirurgiche.

Il tuo ginecologo discuterà con te le varie opzioni disponibili, dei benefici di ogni procedura chirurgica e dei rischi ad essa associati. Isterectomia Miomectomia Miomectomia addominale Miomectomia isteroscopica o vaginale Miomectomia per via laparoscopica In questo sito sono contenute informazioni destinate esclusivamente a scopi divulgativi. Consulta sempre il tuo ginecologo se pensi di avere un problema di salute.

I seguenti farmaci sono generalmente impiegati per il trattamento dei fibromi uterini. Nella maggior parte dei casi, questi farmaci sono utilizzati per tenere sotto controllo i sintomi causati dai fibromi. Ad ogni modo, dovrai consultare il ginecologo che ti fornirà le informazioni più idonee al tuo caso. Analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) Dispositivi intrauterini a rilascio di levonorgestrel Contraccettivi orali & progestinici Modulatori selettivi del recettore del progesterone Analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) Descrizione Gli analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) sono farmaci che agiscono sopprimendo il rilascio nell’organismo degli ormoni implicati nel normale ciclo mestruale della donna (come ad esempio gli estrogeni) e determinando in tal modo la riduzione della dimensione dei fibromi. Gli analoghi del GnRH sono inoltre indicati per il pretrattamento dei fibromi uterini prima dell’intervento chirurgico. Bibliografia Per ulteriori informazioni, consulta il tuo medico.

Dispositivi intrauterini a rilascio di levonorgestrel Descrizione I sistemi intrauterini (IUS) sono dispositivi che vengono inseriti direttamente nell’utero e che rilasciano l’ormone levonorgestrel, un progestinico che determina l’atrofia del rivestimento interno della parete dell’utero (endometrio) e l’ispessimento del muco cervicale, impedendo allo sperma di raggiungere la cellula uovo. Bibliografia Per ulteriori informazioni, consulta il tuo medico. Contraccettivi orali & progestinici Descrizione I contraccettivi ormonali impediscono l’ovulazione, cioè il rilascio di una cellula uovo da parte delle ovaie e solitamente riducono l’intensità del ciclo mestruale. Bibliografia Per ulteriori informazioni, consulta il tuo medico. Modulatori selettivi del recettore del progesterone Descrizione I modulatori selettivi del recettore del progesterone (SPRM) sono farmaci orali che modificano l’attività dell’ormone progesterone. Ulipristal acetato l’SPRM indicato per il trattamento pre-operatorio dei sintomi da moderati a gravi dei fibromi uterini, agisce controllando il sanguinamento e riducendo le dimensioni del fibroma. Bibliografia Per ulteriori informazioni, consulta il tuo medico.